domenica 29 maggio 2016

rpg story 34: Bushido


Cover Vol I - FGU1981
Come ho già scritto nella scheda 30, Bushido e Land of the Rising Sun si contendono il primato del gioco di ruolo fantasy orientale. In effetti Bushido è apparso con un primo volume nel 1979 per la Tyr Games, che però chiuse subito i battenti non ne face più nulla. L'anno dopo appare il secondo volume per la Phoenix Games che, a sua volta non ebbe miglior fortuna. E così l'anno dopo appare come titolo (leggermente rimaneggiato) della FGU iniziando a farsi conoscere e apprezzare.
Insomma, un inizio travagliato per un role playing game di prima generazione che ancora oggi molti giocatori ritengono insuperato, almeno per la documentazione storica. Impresa difficile perché il periodo feudale giapponese, epoca Sengoku, si colloca tra il XV e l'inizio del XVII secolo europei ed è stato divulgato in occidente con una letteratura a dir poco approssimata.
Paul Hume aveva già pubblicato un clone fantascientifico di D&D nel 1977 per la Tyr (SpaceQuest) e sarà protagonista con Bob Charette di altri titoli importanti della FGU negli anni a venire (Aftermath e Daredevils).


Cover Vol. II - FGU 1981

BUSHIDO

Autori: Bob Charette e Paul Hume
Editore: Tyr Games, Phoenix Games, Fantasy Games Unlimited (USA)
Anno di edizione: 1979-1980-1981
Genere: fantasy-storico

L'impressionante lavoro di documentazione sul Giappone feudale non pregiudica le atmosfere leggendarie da "fantasia eroica" esotica predilette dal giocatore occidentale. Il Bushi è il guerriero classico delle leggende nipponiche, dal Samurai al Ronin.
La costruzione del personaggio è molto flessibile, ma strettamente condizionata dalle sue origini sociali, deter­minate aleatoriamente. La pratica delle arti marziali e delle arti mistiche consente una crescita del personaggio attraverso un aumento del prestigio e dell'onore, i cardini del sistema sociale asiatico.
Il combattimento è molto dettagliato, svolgendovi una parte rilevante il fattore velocità connesso all'uso delle arti marziali. Il che richiede una attenzione non comune da parte del Master. D'altra parte il gioco è indirizzato agli esperti e ai cultori del Giappone medievale.

[L. Giuliano, In principio era il drago. Proxima, Roma: 1991, p. 58]

sabato 14 maggio 2016

rpg story 33: Space Opera

Cover orig. 1980 [LG]
Il 1980 inizia con un titolo che oggi - osservando le cose da un punto di vista storico - rimane un vero e proprio "cult" del gioco di ruolo di fantascienza classica. La mia scheda del 1991 ne sottolinea soprattutto l'estrema complessità. Tutto vero. Il fatto è che Space Opera ambisce ad essere un gioco di simulazione vero e proprio, anche a costo di pagare qualcosa alla giocabilità. Questa era una caratteristica di Edward Simbalist e forse proprio per questo - date le nuove tendenze seguite dal gdr negli anni a seguire - Edward interruppe la sua attività creativa e si dedicò esclusivamente al ruolo di supervisore della FGU.
Insomma Space Opera è maniacale e realistico, pur non prendendosi troppo sul serio (come invece accade a Traveller, il classico delle esplorazioni spaziali di Marc Miller (pubblicato nel 1977). La copertina con Chewbecca, i mostri spaziali e una specie di Barbarella, cerca di attirare l'attenzione su Star Wars più che su Star Trek.

SPACE OPERA

The Complete Science-Fiction Playing Game
Autore: Edward E. Simbalist, A. Mark Ratner e Phil McGregor
Editore: Fantasy Games Unlimited (USA)
Anno di edizione: 1980
Genere: science-fiction

Un gioco mitico. Per molti, al momento della sua pubblica­zione, apparve com il GdR definitivo sulla fantascienza. Traveller era già un gioco di grande successo, ma gli appassionati lo ritenevono semplicistico. Space Opera è un monumento alla regola, al dettaglio, alla documentazione e alla complessità. La presentazione del gioco è ascetica: due volumi di 90 pagine ciascuno, con una massa di informazioni impressionante.
I PG sono descritti da 14 caratteristiche, generate con una tabella che definisce un risultato da 1 a 19. La scelta della professione implica dei modificatori. Si definisce poi il pianeta di nascita, dal quale dipende la razza e altre vantaggi o svantaggi legati al clima e alle altre condizioni atmosferiche. La costruzione del personaggio è dettagliata e completa. Il suo livello di conoscenza è determinato dalla durata del servizio militare o civile svolto.
Il sistema di simulazione richiede al Master e ai giocato­ri una certa attitudine al calcolo. Non c'è una
regola unica applicabile in situazioni diverse, bisogna districarsi tra un centinaio di regole.
Il combattimento sul terreno avviene su una scala tempo­rale di 6 secondi e viene risolto con un tiro percentuale aggiustato con una trentina di modificatori. Il sistema oggi è ampiamento superato, come è superato il GdR fantasy ideato dallo stesso autore: Chivalry & Sorcery. I fans non saranno d'accordo, ma sono fans proprio per questo.

[L. Giuliano, In principio era il drago. Proxima, Roma: 1991, p. 138]

martedì 19 aprile 2016

rpg story 32: Crimson Cutlass

Cover orig. 1979
Questa volta vi presento una rara curiosità: spadaccini e pirati. Nel 1979 gli autori di giochi di ruolo iniziano a esplorare diversi mondi narrativi. Fantasy e fantascienza continuano a raccogliere grandi consensi, ma le ambientazioni storiche, più o meno rigorose e documentate, iniziano a farsi spazio sempre più spesso. Crimson Cutlass non è l'unico gdr che nel 1979 esplora il mondo dei pirati. Un altro è Buccaneer, di Carl Smith (Adversary Games) ma di esso si sono perse completamente le tracce.
Crimson Cutlass è sopravvissuto nel ricordo di alcuni giocatori, che oggi ne parlano con un po' di nostalgia. La novità, davvero originale per quei tempi, era l'utilizzazione di un mazzo di carte per la risoluzione delle azioni. Chi lo ha giocato dice che si trattava di uno "spanish card deck" (Baraja Española). Si tratta dell'antenato delle carte napoletane, a sua volta diretto discendente dei tarocchi, con l'aggiunta degli otto e dei nove, che portavano il mazzo a 48 carte.

CRIMSON CUTLASS

Autore: George Rahm, Joseph Hilmer
Editore: Better Games (USA)
Anno di pubblicazione: 1979
Genere: Storico

venerdì 15 aprile 2016

rpg story 31: Ysgarth Rule System

Cover orig. 1979
L'ambientazione di YRS non si distacca dal classico fantasy con elfi, umani, nani, rettiliani e quant'altro. La sua principale innovazione è di aver ancorato fortemente il suo sistema di gioco a un modello di creazione del personaggio a punti, lasciando da parte quello che allora era il classico modello delle "classi" di D&D. Per il resto si presenta in una successione di fascicoli che sviluppano aspetti diversi delle regole, magia, scenari e approfondimenti di vario genere.
Complessivamente è ritenuto un sistema di simulazione molto dettagliato e complicato. Ha avuto diverse incarnazioni e ancora oggi è presente in rete con qualche appassionato.

YSGARTH RULE SYSTEM

Autore: David F. Nalle
Editore: Ragnarok Enterprise (USA)
Anno di pubblicazione: 1979
Genere: Fantasy









  



giovedì 14 aprile 2016

rpg story 30: Land of the Rising Sun

Cover orig. 1979-80 (?)
In alcuni casi queste schede presentano dubbi sulle datazioni. Ho sempre ritenuto che Land of the Rising Sun fosse apparso nel 1979, prima di Bushido, un gdr ben più noto, sempre della FGU, sul Giappone medievale. Oggi trovo una gran confusione sul web. Alcuni indicano il 1980 per entrambi, altri spostano al 1981 Bushido. Dettagli, direte. Però il compito dello storico è anche di rendere conto delle difformità e delle incertezze nelle fonti. D'altra parte mi sembra strano che la FGU nello stesso anno abbia pubblicato due gdr con identica ambientazione.
Insomma la creatura di Lee Gold è ritenuta in massima parte complessa, anche più di Chivalry & Sorcery di cui è sostanzialmente quasi una "espansione"; ben documentata è la descrizione della società e della cultura giapponese dei samurai.
Lee Gold continuerà a lavorare per la FGU fino al 1983, per poi passare con Steve Jackson Games in occasione di GURPS Japan (1988) e con la Iron Crown Enterprise per Vikings (1989). In seguito diverrà un apprezzato autore di fantascienza e animatore della comunità filk, amanti di musica ispirata alla fantascienza e al fantasy.

Cover Boxed set 1980

LAND OF THE RISING SUN

Autore: Lee Gold
Editore: Fantasy Games Unlimited (USA)
Anno di edizione: 1979
Genere: fantasy storico

Il sistema di gioco di Chivalry & Sorcery trasportato nel Giappone medievale dei samurai. Lo stesso tema e' stato poi sviluppato con maggiore ampiezza in Bushido.



[Luca Giuliano, In principio era il drago, Proxima: Roma, 1991, pag. 102]

martedì 12 aprile 2016

Tolkien inedito: La storia di Kullervo

Sì, gli inediti di J.R.R. Tolkien non hanno mai fine. Però questa volta è proprio una chicca imperdibile. La storia di Kullervo è il primo racconto scritto da Tolkien tra il 1912 e il 1916, quando aveva tra i venti e i ventiquattro anni. Racconto incompiuto e acerbo, con lacune in varie parti che la curatrice americana della prima edizione HarperCollins del 2015 ha faticosamente ricostruito.
Tolkien si era incapricciato follemente del Kalevala, pubblicato per la prima volta nel 1907 e da qui darà il via alla sua immensa avventura letteraria.
Oltre al racconto (tradotto da Luca Manini e Stefania Marinoni con testo a fronte) il volume è completato da un impressionante apparato critico e da due saggi (sempre con testo originale a fronte) che hanno come tema il Kalevala e che in origine erano stati presentati in due conferenze del 1914. In un certo senso è possibile ricostruire così il processo creativo che ha dato origine alla narrazione del mito di Kullervo. Secondo la curatrice si tratta del personaggio più tragico creato da Tokien come anticipazione del Silmarillion e soprattutto del romanzo postumo I figli di Húrin in cui si raccontano le vicende di Túrin Turambar.
Insomma, io non sono un fan del Signore degli Anelli, ma non vi nego che ho trovato emozionante  questa lettura e la consiglio a quanti - come me - amano oltre ai testi - l'insieme delle storie e delle interpretazioni che affollano i con-testi.

J.R.R. Tolkien, La storia di Kullervo (a cura di Verlyn Flieger), Bompiani, Milano, 2016 (euro 19)

venerdì 18 marzo 2016

rpg story 29: Heroes

Cover orig. 1979
A volte ritornano.
Cover ed. 2012
Ebbene sì, il gdr di oggi è proprio un tipico "revenant". Quando è apparso, nel 1979, ha avuto i suoi estimatori, anche perché era un'autentica creatura britannica. Di fatto ha aperto la strada al ben più famoso Warhammer del 1986 e alla diffusione del gioco di ruolo storico. Infatti Heroes è ambientato nei "secoli bui" (950 d.c.) e non ha elementi fantasy, ma è rigorosamente basato su un medioevo europeo piuttosto barbarico: orge, prostituzione, razzìe, combattimenti sanguinosi, malattie, mutilazioni, tremende catastrofi naturali...
Nel 2012 l'autore, David Millward, lo ha ripubblicato in una nuova versione dal titolo: Heroes of the Dark Ages 1.2. Per un po' è stato disponibile ma ora è rientrato nell'oblio. In compenso per 6 $ si può ancora comprare il pdf del gdr originale.

HEROES

Autore: Dave Millward
Editore: Table Top Games (UK)
Anno di edizione: 1979
Genere: storico