martedì 15 luglio 2025

rpg story 45: Daredevils. Role Playing Action and Adventure in the Two-Fisted Thirties

Bob Charette e Paul Hume, già noti per il documentatissimo Bushido, pubblicato nel 1979 per la sfortunata Tyr Games, poi ripubblicato nel 1981 dalla Fantasy Games Unlimited, propongono il loro terzo titolo alla stessa casa editrice, con la quale sempre nel 1981 avevano pubblicato Aftermath. Tuttavia a differenza di quest'ultimo, forse anche per differenziare il catalogo della FGU, nota soprattutto per i suoi regolamenti complessi e decisamente imperniati sulla simulazione strategica e tattica, scelgono un'ambientazione molto cinematografica e pulp: eroi mascherati, coraggiosi esploratori, spie e classiche avventure dell'epoca d'oro del primo cinema d'azione, tra gli Anni trenta e Quaranta. Il sistema di gioco è nello stile del role playing game con le miniature che andava di moda allora,  ma c'è anche una certa enfasi  sulla drammatizzazione e l'impatto narrativo, i colpi di scena, le trame coinvolgenti e le ambientazioni esotiche e questo, oggi, gli conferisce un'aura di modernità che non dispiace.

I riferimenti più diretti, oltre a Doc Savage di Lester Dent (1933) e The Phantom (L'Ombra che cammina) di Lee Falk e Ray Moore (1936), è The Shadow (l'Uomo Ombra), il personaggio creato negli Anni Trenta da Walter B. Gibson sull'onda dal successo del programma radiofonico Detective Stories, un anticipatore del "giustiziere mascherato", che ebbe l'onore di essere interpretato anche dalla voce di Orson Wells. Indirettamente va citata anche la maggiore testata statunitense dedicata all'omonimo supereroe cieco, il famoso Daredevil ideato da Stan Lee e Bill Everett (1964) "resuscitato" recentemente da Drew Goddard per la serie televisiva di Netflix.


DAREDEVILS
Role Playing Action and Adventure in the Two-Fisted Thirties

Autori: Bob Charette e Paul Hume
Editore: Fantasy Games Unlimited (USA)
Anno di edizione: 1982
Genere: fantasy-avventuroso-investigativo


Avventure nel mondo degli Anni '30: spionaggio, crimine organizzato, scienziati pazzi, orizzonti perduti. Dall'Hum­phrey Bogart de Il Falcone Maltese a Doc Savage, fino alla più recente mitologia di Indiana Jones. Le fonti di ispira­zione sono le trasmissioni radiofoniche dell'epoca, il fumetto, ma soprattutto il cinema.
La costruzione del PG è molto dettagliata e personalizza­ta, senza trascurare il profilo psicologico. Il giocatore ha ampie possibilità di scelta dovendo distribuire una certa quantità di punti su caratteristiche e talenti. Vi figurano caratteristiche come la "prontezza di spirito" e la "forza di volontà". Tra i talenti, un inconsueto "senso estetico" che ingentilisce le atmosfere rudi e selvatiche.
Il sistema di risoluzione delle azioni è basato su un chek con D20 con aggiustamenti secondo il grado di difficoltà. Un interessante sistema di "task skills" consente di risolvere situazioni che richiedono tempo, risorse e impegno, come la costruzione di macchinari, la decifrazione di codici segre­ti, la riparazione di guasti, ecc. Il combattimento viene risolto come qualsiasi altra azione tenendo conto di nume­rosi modificatori. Per questo e anche per altri dettagli che costituiscono il pregio del gioco, Daredevils è un GdR per giocatori mediamente esperti. Anche la presentazione delle regole è austera ed essenziale.

[Luca Giuliano, In principio era il drago, Proxima, Roma, 1991, 69]