lunedì 31 agosto 2015

Lussuria

La lussuria è nuda, ma la sua nudità non è innocente. Il suo sguardo è carezzevole, il volto è giovane e il corpo è attraente fino ad essere desiderabile senza condizioni. Gli incitamenti della lussuria sono irrefrenabili e portano alla dissipazione di ogni cosa: sentimenti, fortune, denaro, amicizie, rispetto per gli altri e per se stessi. La lussuria non è mai sola. Le sono compagne la millanteria, la sfacciataggine, l’impudenza, l’intemperanza, la concupiscenza. La lussuria si esibisce sul palcoscenico della decadenza, non ha ritegno, non ha moderazione. La lussuria rifugge dal segreto, dai luoghi nascosti e privati per esporre le sue scelleratezze al mondo intero. La lussuria cerca la condiscendenza e la complicità. Ognuno sa che la lussuria si può fingere innamorata ma sarebbe imperdonabile crederla sincera. Che vi sia nella lussuria qualcosa di carnale non possiamo certo negarlo. Tuttavia ciò che nella lussuria è più carnale è proprio quanto nella carnalità è più effimero, e cioè la sua durata. Presto il volto giovane e accattivante della lussuria svela la sua natura fugace e deturpata dallo scorrere inesorabile del tempo e dall’avanzare della corruzione.
Nonostante questo, la lussuria è un vizio che siamo disposti a tollerare nella gioventù e nella maturità. Ciò che è davvero penoso, invece, è essere testimoni della lussuria di chi è giunto alle soglie della vecchiaia e si fa vanto della sua ricchezza e del suo potere per afferrare l’inafferrabile e, con l’intento di proferire l’ineffabile, finisce semplicemente per dire balordaggini.

sabato 29 agosto 2015

Cinque

Cinque sono i sensi e cinque sono i libri di Mosé.
Cinque sono le dita di una mano e cinque le teste di Hanuman.
Cinque sono le giornate di Milano e cinque le linee di scrittura delle note.
Cinque sono gli elementi fondamentali dell’universo e cinque sono gli anni del periodo di purificazione.
Cinque sono i pilastri dell’Islam e cinque le ferite di Cristo sulla croce.

giovedì 27 agosto 2015

Agonismo

Nel mondo dell’agonismo (dal greco agón = lotta) i giocatori usano le regole per stabilire tra loro una uguaglianza delle opportunità. L’artificio avrebbe lo scopo di eliminare l’influenza dei fattori contingenti in modo tale che gli antagonisti possano confrontarsi solo in base alle loro abilità fisiche o mentali. Il successo del vincitore è il trionfo della misura. La competizione sarebbe impossibile senza la misurazione dello spazio, del tempo e degli oggetti. Agon è un mondo imperfetto che brama la perfezione. Nell’agonismo la fortuna e il caso non sono contemplati, anzi le regole cercano in ogni modo di limitarne gli effetti perché la vittoria deve essere riconosciuta solo al merito. 

mercoledì 26 agosto 2015

Sette

Sette sono le sfere celesti e sette i giorni della creazione.
Sette sono gli scalini del tempio di Salomone e sette i bracci del candelabro.
Sette sono i sigilli dell’Apocalisse e sette le trombe del giudizio.
Sette sono i peccati capitali e sette i gironi del Purgatorio.
Sette sono le teste dell’idra e sette i colli di Roma.
Sette sono le età dell’uomo e sette le note del pentagramma.
Sette sono le vite del gatto e sette i nani di Biancaneve.

martedì 25 agosto 2015


Game of Thrones: Hall of Faces.

Chi sono io?

L’identità personale rappresenta la continuità e la durata nella mutevolezza segnata dal tempo. Chi sono io? Quale consapevolezza ho della mia esistenza come persona?
Viviamo in una perenne sospensione tra il prima e il dopo, tra il passato e il futuro. L’identità è un argine nel flusso della memoria, una distinzione che non ha la fissità nell’essere ma trova una ragione nella volubilità dell’apparire. Ciascuno di noi percepisce la sua unicità nell’insieme dei desideri, delle scelte, dei valori che lo contraddistinguono.  Nella incessante esplorazione di un territorio sconosciuto, formato dalla rete delle nostre relazioni, come navigatori in un mare tenebroso tracciamo le rotte della nostra esistenza e della nostra identità. Per liberarci dall’incertezza e dal rischio assumiamo ruoli prestabiliti e posizioni sociali che ci portano lontano dai nostri sogni e dalle nostre aspirazioni.
L’identità è una camicia di forza imposta alla nostra anima. Nella convinzione di spezzarne i lacci, alcuni indossano maschere molteplici e mutevoli per scoprire infine che ogni maschera nasconde un’altra maschera in un incessante gioco di illusioni.

lunedì 24 agosto 2015

Quattro

Quattro sono i cavalieri dell’Apocalisse e quattro le figure che Ezechiele osservò sul trono di Dio.
Quattro sono i Vangeli e quattro i bracci della croce.
Quattro sono i libri sacri dell’Islam e quattro i Veda dell’India.
Quattro sono fiumi del Paradiso e quattro ono gli angoli del mondo.
Quattro sono le teste di Brahama e quattro le braccia di Shiva.
Quattro sono i punti cardinali e quattro le fasi lunari.
Quattro sono le stagioni e quattro gli elementi.
Quattro sono i semi dei Tarocchi e quattro i confini della città di Roma.
Quattro sono i Fantastici eroi e quattro le virtù cardinali.
Quattro sono i Santi Coronati e quattro i Cetra.
Quattro sono i passi e quattro le chiacchiere.
Quattro sono le zampe e quattro i gatti.
Quattro sono i salti e quattro le parole.

domenica 16 agosto 2015

Che cosa sono le cose?

Fu Talete di Mileto, a metà del VI secolo a.C., a porsi questa domanda. Da qui ha origine il pensiero e la conoscenza.
 "... domandare è mettere in discussione tutto ciò che si sa, specialmente quando si è saggi; è dismettere il sapere come un vestito; spogliarsi anche di ciò che si ritiene più certo" (M. Zambrano, 1989).

Per iniziare...

Ho deciso di abbandonare il blog che avevo su Siteground.
Ri-posterò qui i contenuti principali.