lunedì 7 settembre 2015

Falene

Raramente mi va di condividere pareri sui libri che leggo. Il fatto è che sono davvero pochi quelli di cui mi va di parlare e di tutto il resto, come si sa, è meglio tacere.
Falene. 237 vite quasi perfette, di Eugenio Baroncelli (Sellerio, 2012), invece è stato un amore "a prima lettura". Storie minime, quasi-biografie, sospese tra realtà e finzione. Spesso segnate dal destino e sempre piccole, anche quando si tratta di grandi uomini e grandi donne.
*** Nacque a Namur nel 1899. Si proclamò “nato stanco”, ma non fece che viaggiare.
*** La vita è breve, ma che cosa importa? Nei trentasei anni della sua, lei trovò il tempo di viverne due, una nella luce e l’altra nell’ombre.
*** Nacque a Vigevano nel 1944. Era dotato per la felicità, per il tennis e per la morte. Se fu felice, nessuno può dirlo. Che sia riuscito a morire brillantemente, è quasi certo.
Non ci sono altri commenti da fare. Sono sicuro che queste tre brevi citazioni – se amate la lettura – susciteranno in voi un'eccitazione che vorrete subito disciplinare facendo confluire il vostro desiderio verso l’acquisto. Ebbene, potrete trovare soddisfazione con soli 14 euro di spesa per 281 pagine e qualche ora da impegnare in perfetta solitudine, per meglio godere della compagnia di queste 237 falene che Baroncelli ha minuziosamente raccolto per noi e fissato con una spilla nelle sua teca.